La Marmolada
La Regina delle Dolomiti

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La Marmolada è il secondo in ordine dei siti UNESCO. E’ la più alta vetta di tutte le Dolomiti, raggiunge i 3.342 metri. Si trova tra il Trentino ed il Veneto dove la cresta principale forma lo spartiacque tra le due regioni. Il gruppo è compreso tra la Valle del Cordevole a nord ed ad est, la Valle del Biois e la Val San Pellegrino a sud e la Valle dell'Avisio a nord-ovest e copre un’area complessiva di circa 2.207 ettari.

Come massiccio comprende anche altre vette come il Collac-Buffaure, l'Ombretta-Ombrettola, i Monzoni-Vallaccia, la Catena della Cima Uomo e catene del Padòn e dell'Auta. Tra le cime più importanti vanno citate il Pizzo Serauta di 3.069 metri, il Gran Vernel alto 3.210 metri e il Piccolo Vernel di 3.098 metri, e punta Rocca che raggiunge quota 3.309 metri.

Questa montagna è da sempre chiamata: “La Regina delle Dolomiti”, non solo per la sua altezza ma anche per l’imponenza e maestosità di questo massiccio. Il ghiacciaio omonimo è forse, per estensione, l’unico vero ghiacciaio rimasto nelle Dolomiti. La montagna suscita interesse anche dal punto di vista della Geologia delle Dolomiti, per il fatto che si trova all’incirca al centro tra le Dolomiti e per l’altezza della sua vetta e la sua famosa parete sud, alta ben 600 metri.

Qualcosa d'altro da dire sulla Marmolada

Ancora di più però va aggiunto alle caratteristiche di questo massiccio, ed in particolare la singolarità della sua roccia chiamata Calcare della Marmolada, ne fa un esempio geologico e morfologico della complessità delle Dolomiti tutte. La peculiarità delle sue rocce fa di questa montagna un elemento identificativo e peculiare. I piedi della montagna sono fatti di rocce di origine eruttiva, dal colore scuro quasi nero. Le pareti superiori al contrario sono chiare, formate da calcare ma con poco magnesio.

Proprio questa caratteristica chimico geologica delle rocce, unito al fatto di possedere una spiccata varietà di forme delle rocce ed una bellezza paesaggistica particolare, hanno indotto l’UNESCO a comprendere questo massiccio tra i siti patrimonio mondiale dell’umanità.

Dal punto di vista dell’arrampicata tra le Dolomiti il primo a raggiungere la vetta nel 1864 fu Paul Grohmann, un austriaco considerato tra i pionieri dell’alpinismo tra queste montagne. Molto famosa oggi è la via detta Il Pesce, si sviluppa sul versante sud per quasi mille metri di dislivello con difficoltà elevata.

Ancora oggi scalare questo massiccio è fonte di emozioni ed interesse da parte degli alpinisti di tutto il mondo.

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